domenica 31 ottobre 2010

Quando mangiare diventa un incubo

Purtroppo, come sempre più spesso accade, non sempre le nostre esperienze ai ristoranti, bar, pub o qualsivoglia altro luogo di ristorazione sono piacevoli e sempre più spesso è frequente il calo di qualità da un'occasione ad un'altra.
Questo mese mi è già capitato diverse volte di mangiare in locali che fino al mese prima trovavo "deliziosi", ma che sfortunatamente nelle ultime settimane non sono più stati degni del mio apprezzamento... Pensare che spesso e volentieri consigliavo i medesimi ad amici o conoscenti...
Scandaloso è stato il caso del ristorante in cui volevano necessariamente segnarci un primo piatto che avevamo espressamente chiesto di cancellare. La vicenda è semplice da raccontare: assieme a mio fratello, avevamo deciso di andare a pranzare in un ristorantino fast&cheap, che sempre aveva servito dei piatti decenti (non eccellenti, ma per un pasto veloce era ottimo) e mai aveva in qualche modo deluso il palato. La scelta era dettata soprattutto dalla necessità di nutrire l'organismo dopo una lunga mattinata e in vista di un lungo pomeriggio (tenuta conto dell'unica variabile importante oltre al denaro: l'appetito! Era scarso per entrambi, quindi era inutile perdere tempo in ristorantini più chic con menù più elaborati, quando nessuno dei due avrebbe potuto apprezzare...). Per cui, tornando alla narrazione principale, entrati nel ristorante, sedutici al tavolo e dato un'occhiata veloce alla lista, chiamammo un cameriere per ordinare: «Un piatto di spaghetti con carne e uno di ravioli con gamberi»
Intanto il ragazzo segnava...
Dopo però decise di farci notare che gli spaghetti erano in brodo, al che, considerata la temperatura esterna, ho chiesto a mio fratello se non fosse più lecito scegliere un normale piatto di spaghetti saltati in padella. Approvata subito l'alternativa, chiese al cameriere di cancellare il primo piatto di spaghetti e di segnarne un altro.
Il problema dove si trovava? Evidentemente non aveva capito la parte del "cancellare" ed aveva semplicemente aggiunto un altro piatto alla lista. Nel dubbio infatti, ero andata a chiedere alla proprietaria se sulla nostra ordinazione erano segnati solo due piatti (come era giusto che fosse) e lei, subito sulla difensiva «Due spaghetti e un raviolo». Provando a spiegarle che in realtà uno dei due spaghetti era rimasto segnato per errore e che in realtà ne volevamo solo uno (e più precisamente: il secondo), la signora cercò di convincermi a mangiare anche gli altri spaghetti perché in cucina li stavano già preparando... Seguì la mia protesta «Non abbiamo fame, nessuno dei due ce la farebbe a mangiare anche l'altro piatto...»
Quale fu la risposta? «Facciamo così, ti tolgo l'antipasto e ti lascio il primo»
Il mio pensiero fu solo: «MI STAI PRENDENDO IN GIRO???» Se ho scelto un antipasto invece di un primo o di un secondo un motivo ci sarà! Per di più se non mi poteva levare gli spaghetti perché erano già in preparazione, a maggior ragione lo erano anche i ravioli (essendo ANTIpasti, vengono prima degli altri piatti...)
... Comunque...
Dopo qualche altro scambio di battuta capì finalmente che volevamo solo gli spaghetti saltati, quindi cosa fece? Cancellò gli spaghetti in brodo e ce ne segnò un altro saltato in padella...
Pensai: «Mi prende necessariamente in giro...»
Insomma, cosa accadde in seguito: il ragazzo che aveva preso l'ordinazione si avvicinò a me e alla signora per sapere cosa non andava, gli spiegai la situazione, dicendo che evidentemente doveva esserci stato un malinteso al momento dell'ordinazione e che probabilmente per i rumori in sala non aveva sentito che gli era stato chiesto di cancellare il primo piatto segnato.
Il ragazzo molto gentilmente (ma non senza qualche tentativo di spiegare la sua versione e quindi di cercare di convincermi che effettivamente avevamo ordinato quello che era segnato) disse che andava bene e che ci sarebbe arrivato solo il secondo piatto di spaghetti e non il primo; e così fu, peccato che la proprietaria ancora non aveva capito, ed infatti al momento del conto sul foglietto era ancora segnato l'altro piatto di spaghetti saltati che quella signora tanto premurosamente ci aveva segnato... Ah già, dimenticavo di dire che sebbene i piatti non fossero male (di sapore e di aspetto), ci arrivarono abbastanza lentamente e che nessuno si ricordò che probabilmente dei tovaglioli avrebbero fatto piacere sia a me che a mio fratello...
In definitiva: locale bocciato.
Cosa si salva? Il ragazzo che ha preso le ordinazioni. Forse vi chiederete se sono impazzita, ma c'è una valida ragione: gli errori capitano a tutti e in generale è stato sempre molto gentile ed educato... Cosa chiedere di più ad un povero cameriere?

Le altre cattive esperienze sono per lo più legate ad un calo di qualità e sapori... Hanno forse tutti cambiato chef?

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