lunedì 19 settembre 2011

Starcrossed (by Josephine Angelini)

Titolo: Starcrossed
Autore: Josephine Angelini
Casa editrice (collana): Giunti (Y)
Uscita: 7 settembre 2011
Pagine: 464

Trama:
Helen Hamilton ha sempre saputo di non essere una normale adolescente. In lei c'è qualcosa di diverso, che la spaventa e la mette a disagio.
Se credeva che i dolori lancinanti alla pancia quando finiva sotto l'attenzione altrui e le doti fisiche sovrumane che la caratterizzano fossero i suoi più grossi problemi, si sbagliava di grosso. Con l'arrivo della famiglia Delos sull'isola, per Helen inizia una battaglia contro orribili incubi di notte e spaventose allucinazioni di giorno che le faranno dubitare della sua sanità mentale. Gli sforzi per mantenere la parvenza di normalità nella propria vita vanno in fumo quando nei corridoi della scuola incrocia lo sguardo di Lucas Delos. Lasciandosi sopraffare da un odio inspiegabile, attacca il ragazzo sotto gli occhi esterrefatti di tutto l'istituto.
Solo in seguito apprenderà che dietro a tanto astio si celano forze ben più potenti di quelle che poteva immaginare. Sia lei quanto i Delos, sono condannati ad interpretare ruoli assegnati loro alla nascita secondo un ciclo che si ripete da millenni.
La scoperta della verità imporrà a Helen di accettare che non tutte le leggende sono prive di fondamento e che forse gli Dei esistono veramente. Per vivere la sua storia d'amore dovrà andare contro a ogni tradizione e lottare contro il destino che le è stato imposto, anche se questo dovesse significare sfidare il volere divino.


Recensione:
Per il suo romanzo di debutto Josephine Angelini ha deciso di proporci una tragedia sentimentale che vede protagonisti due ragazzi appartenenti a famiglie rivali, prendendo un chiaro spunto da Romeo e Giulietta.
Arricchisce la narrazione di una massiccia dose di riferimenti a leggende greche ricorrendo a passi dell'Iliade di Omero e dell'Orestea di Eschilo, riproponendo personaggi mitologici e i loro drammi trasportandoli ai giorni nostri e collocandoli nella piccola isoletta di Nantucket (Stato del Massachusetts).
Sin dalle prime pagine si nota come l'autrice non ami soffermarsi sulle descrizioni fisiche e soprattutto caratteriali dei personaggi, lasciando che siano le loro azioni e parole a raccontarli. Questo atteggiamento penalizza ovviamente i ruoli minori e marginali che si figurano nella mente del lettore per poche (se non una) qualità. La decisione va a beneficio dell'inserimento nel racconto di vari aneddoti mitologici su cui si basano le peripezie dei protagonisti e attraverso i quali si argomentano le loro scelte ed emozioni. Proprio per questo, sebbene Helen e Lucas godano di una considerevole presenza tra le righe della narrazione, non riescono a costruirsi un profilo personale abbastanza spesso da colpire il lettore risultando sempre schiavi delle passioni dei nomi mitologici di cui interpretano i ruoli. Se vogliamo, potremmo dire che ritroviamo qui la motivazione per cui nessun personaggio risulta particolarmente sgradevole. Non avendo un elemento caratterizzante dominante è difficile suscitare coinvolgimenti particolari in chi affronta la lettura. Ciò non toglie tuttavia che in linea di massima è possibile creare un discreto profilo caratteriale dei soggetti.

La mitologia greca si piega alle necessità narrative della Angelini che attraverso Helen conduce il lettore alla riscoperta di alcune leggende raccontate secondo la tradizione, arricchite qua e là da dettagli che nascono puramente dalla sua penna. L'autrice vuole raccontare più da vicino un amore tormentato, aspetto non focale dell'Iliade ma egregiamente interpretato nell'opera shakespeariana. Una funzione chiave nella lettura di questo romanzo (primo di una trilogia) è la scelta dei nomi che la scrittrice fa. Già da questi il lettore è in grado di indovinare a grandi linee il ruolo che rivestiranno nella narrazione.

Oltre a richiamare letture antiche e classiche, il libro ha chiare similitudini con alcuni romanzi contemporanei:

  • Per molti versi il personaggio di Helen Hamilton ricorda quello di Percy Jackson. Entrambi sanno di essere diversi dagli altri. Pur godendo di poteri straordinari devono nasconderli al mondo intero, fino a quando non scoprono il loro legame con qualche divinità mitologica (che spiega l'origine di quei poteri) e vengono chiamati ad usarli per proteggere qualcuno a loro caro (tutto questo, ovviamente, lontano da occhi indiscreti).
  • Se vogliamo soffermarci ad analizzare la famiglia Delos, noteremmo la somiglianza con la ormai famosa famiglia Cullen. Entrambe sono composte da soggetti che suscitano le chiacchiere del posto. Due famiglie misteriose dai componenti affascinanti ed estremamente portati per qualsivoglia attività, che sia essa fisica o intellettuale. Per non parlare del fatto che i giovani Delos ricordano fortemente i fratelli Cullen.
  • Analizzando invece il personaggio di Lucas, il suo tormento interiore che contrappone da un lato il desiderio irrefrenabile di stare vicino a Helen e dall'altro la necessità di starle distante, ci sorprende (o forse no) la somiglianza con Edward e il conflitto interiore che lo attanagliava ogni volta che di mezzo c'era Bella.

Prescindendo dalle somiglianze ad opere contemporanee che a beneficio dell'autrice consideriamo pure casualità frutto della malizia del lettore, il romanzo in sé si presenta come un'opera gradevole e affascinante. Lo stile semplice nonostante la narrazione non sempre agevole, offre nel complesso una lettura piacevole e senza particolari intoppi con un continuum incalzante di azioni e scoperte che mantengono viva l'attenzione sino all'ultimo. Inoltre con alcune confessioni esilaranti fatte rilasciare dai propri personaggi, la scrittrice mostra il proprio sense of humor (aspetto che non guasta mai) strappando al lettore una sonora risata.
E' un romanzo adatto a chi accetta somiglianze con racconti già letti, che non pretende di rivedere una fedele reinterpretazione moderna della tragedia greca e per chi apprezza storie d'amore giovanili, travagliate, condite da molta magia e battaglie che non necessariamente vedono sopravvivere le parti coinvolte.
E' una lettura che ho apprezzato e che consiglio vivamente agli amanti del fantasy (romantico) adolescenziale.
Voto: 4/5


L'autrice:
Josephine Angelini (Josie) nata ad Ashland una piccola città del Massachusetts, è la più giovane di otto fratelli, di cui sei sorelle e un solo fratello. Diplomatasi all'Accademia delle Belle Arti presso la New York University, ha cercato il sfondare nel campo della poesia senza ottenere molti successi. Attualmente vive a Los Angeles col marito dove intraprende la sua carriera di scrittrice di romanzi YA. (fonti: homepage ufficiale, facebook fanpage)

Una curiosità sul suo nome: credendo dovesse nascere un bambino, i signori Angelini avevano deciso di chiamare il futuro nascituro "Joseph". Tuttavia il fatto che il nuovo pargoletto fosse una bambina poteva essere ragione sufficiente per buttare via un nome che in sé non aveva nulla di sbagliato? La madre della neonata ovviamente pensava che non bastasse, per cui decise di aggiungere semplicemente il suffisso "-ine" al nome già scelto da tempo. (fonti: homepage ufficiale)


Nantucket Island [Google maps]
Massachussets - In rosso l'isola
di Nantucket [Wikipedia]
Il pezzetto rosso è il Massachussets
Curiosità geografiche:
L'isola di Nantucket (prima figura in alto) è uno straccetto di terra scelto dall'autrice da un lato per la sua appartenenza allo Stato del Massachussets (seconda figura) da cui ha origine l'autrice stessa, dall'altro per questioni di trama: doveva isolare la sua protagonista in mezzo all'acqua, in più nei libri successivi alcuni elementi caratterizzanti del posto avranno un ruolo particolare nella narrazione (J.A., 2011).
Dal momento che sono una completa ignorante in geografia ho cercato anche la collocazione del Massachussets negli Stati Uniti XD (terza figura).

3 commenti:

  1. Finalmente il famoso libro!
    Dalla tua descrizione non riesco a capire se mi piacerebbe o mi farebbe schifo XD Credo che la scarsa caratterizzazione dei personaggi mi darebbe un po'fastidio e comunque perchè tutto l'urban fantasy scritto dopo twilight deve essere ispirato (di solito in peggio) a twilight? Ma basta! Ormai "urban fantasy" equivale ad "harmony con un po'di paranormale"!
    Comunque Nantuket non compariva anche in Moby Dick? Sono abbastanza sicura.

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  2. sì sì, compare anche lì xD anche se non ho mai letto Moby Dick...
    non credo si ispiri a twilight in senso letterale :\ anche se effettivamente la figura di Hector caso strano ricorda Emmett e Lucas ricorda Edward +_+
    credo più che altro le servissero quegli stereotipi

    direi che ho apprezzato molto il fatto che non riempisse ogni 3 righe su 4 con lodi per il suo personaggio prediletto u.u e sappiamo a chi mi riferisco... dimmi te come può un tizio che per definizione della specie deve essere cadaverico ad avere la pelle olivastra...? D:

    i personaggi meglio descritti sono i secondari, non i protagonisti... e ovviamente non quelli che (sebbene abbiano un nome) servono solo a fare massa.
    non per niente i miei personaggi preferiti sono stati amici/parenti xD

    a me è piaciuto parecchio, anche se a momenti ho odiato l'autrice +_+" ogni tanto sembra di leggere un guazzabuglio di idee che solo lei ha chiare in testa... i dialoghi senza nomi mi confondono D:
    è molto veloce, nel giro di un giorno (massimo due) lo finisci. inoltre tranne in alcuni pezzi è agevole quindi vai veramente spedita

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  3. Mmm, allora potrei anche pensarci, solo che essendo il primo di una trilogia...
    Ormai gli urban fantasy (e i fantasy in generale) non escano più in volume singolo, ci si spende un sacco! Così finisco per non comprarli, specie questi che sono discutibili.
    Tu pensi di prendere il secondo?

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